A cosa servono le regole per i bambini e le bambine

Le regole, in ambito educativo, non sono ordini o divieti, ma confini utili per crescere in modo equilibrato e sano.

Impariamo a concepire le regole come un modo per proteggere e rassicurare i bambini/e. Si tratta di strumenti che rendono il mondo più prevedibile e consentono ai più piccoli/e di ottenere tre risultati:

  • acquisire capacità di autoregolazione,
  • tollerare la frustrazione,
  • risolvere i problemi.

In questo articolo vediamo insieme alcuni suggerimenti per gestire le regole in famiglia e spiegarle ai nostri figli e figlie.

I consigli che trovi qui sono un’infarinatura: per approfondire l’argomento e confrontarti con noi di Percorsi Formativi 06, ti suggeriamo di seguire la nostra formazione per educatrici, educatori e genitori.

Come far rispettare le regole per i bambini e le bambine

Quante volte abbiamo sentito l’espressione “I NO che aiutano crescere”, vero? Noi adulti dovremmo imparare a esprimere i NO dando al termine una connotazione positiva.

Possiamo farlo trasformando il linguaggio che utilizziamo per rivolgerci ai bambini e alle bambine; ti facciamo un paio di esempi:

  • al posto di dire “Non strappare i giochi di mano a tua sorella!” preferiamo “I giochi si condividono: ricordatelo!”;
  • al posto di esclamare “Non gridare!”, proviamo a dire “Parliamo tutti a bassa voce”;
  • evitiamo i “Non fare questo!” e sostituiamo con “Facciamo così”.

Quando esprimiamo un limite in senso positivo, riusciamo a comunicare aspettative migliori in relazione a un comportamento.

È fondamentale che i genitori siano convinti delle regole che propongono ai bambini e alle bambine: il linguaggio verbale deve essere congruente a quello del corpo e i gesti servono a rafforzare ciò che esprimiamo a parole.

Di fronte a un atteggiamento incongruente, i bambini/e seguono più difficilmente le indicazioni che offriamo loro.

Le regole per i bambini e le bambine funzionano quando sono:

  • ferme e non troppo numerose,
  • adeguate all’età dei bambini/e,
  • sintetiche e concrete,
  • chiare e precise.

Diamo il più possibile indicazioni specifiche e sintetiche che offrano ai bambini/e concetti concreti.

La classica esclamazione “Metti in ordine la tua stanza!” non è abbastanza precisa per loro, hanno piuttosto bisogno di un suggerimento come “Riponi le bambole nella scatola e i pennarelli nell’astuccio, grazie”. Ancora meglio se troviamo un aspetto ludico e giocoso: “Dai, mettiamo a nanna le bambole e facciamo riposare i pennarelli che hanno lavorato molto oggi!”.

Come spiegare le regole per i bambini e le bambine

Condividiamo con te un decalogo che può essere utile per trasmettere e spiegare le regole per i bambini e le bambine sia nei contesti famigliari, sia in quelli scolastici.

  1. Comunica le regole guardando il bambino/a negli occhi e alla sua altezza, non dare indicazioni a distanza o mentre stai facendo qualcos’atro.
  2. Fornisci motivazioni sintetiche e comprensibili sulle regole per aumentare la possibilità che vengano seguite.
  3. Se la situazione lo richiede, mostra ai bambini/e le azioni che ti aspetti compiano per renderle concrete.
  4. Anticipa ai bambini/e quali sono le tue aspettative in merito a un comportamento e cosa sarebbe meglio fare in quella situazione.
  5. Diventa un modello per i tuoi figli/e e fai capire loro in che modo gestisci la frustrazione, la delusione e la rabbia.
  6. Evita le punizioni perché sgretolano il rapporto di fiducia adulto-bambino/a e l’autostima. Le punizioni producono effetti opposti a quelli desiderati.
  7. I ricatti non servono e sono poco educativi: i bambini/e imparano in fretta a ricattare gli adulti. Quindi, al posto di dire “Se mangi la minestra dopo ti lascio guardare i cartoni” prova con “Quando hai finito la minestra puoi guardare i cartoni”.
  8. Gratifica i bambini/e quando rispettano le regole con lodi descrittive.
  9. Quando viene permessa una trasgressione alle regole, specifica sempre che si tratta di un’occasione speciale e spiega anche il motivo.
  10. Crea dei rituali e delle buone abitudini da condividere con i bambini/e. Possono essere giochi, momenti vostri e stimoli per imparare a rispettare le regole.

È importante rendere esplicite le regole, sia quelle vecchie, sia le nuove: il bambino/a deve avere chiaro cosa ci aspettiamo da lui/lei.

Siccome i piccoli/e hanno bisogno di sentire più volte un concetto prima di impararlo, ripetiamo le regole in momenti differenti, puntando sull’aspetto del gioco.

Le regole per i bambini e le bambine: cosa fare in caso di crisi di rabbia

I bambini/e possono anche trasgredire le regole: in queste occasioni dovremmo evidenziare le soluzioni agli errori dicendo loro cosa è opportuno fare per riparare il danno.

Se per caso durante la cena il bambino/a rovescia l’acqua sulla tovaglia, gli/le chiediamo di asciugare.

Facciamo compiere direttamente ai bambini/e le azioni che rimediano a una situazione, spieghiamo con precisione cosa è necessario fare: si sentiranno soggetti attivi.

Quando i figli/e trasgrediscono alle regole di casa, proviamo a fornire un’alternativa adeguata ai comportamenti scorretti: al posto di fare questo, facciamo quello. Questo modus operandi permette ai genitori di gestire le emozioni “negative” dei bambini/e.

Un esempio?  “Ti sei arrabbiata con la tua amica e l’hai spinta. Così fai male. Quando ti arrabbi puoi usare le parole e dire: ‘per favore lasciami stare, non voglio giocare adesso’”.

Come dobbiamo comportarci se i figli hanno età diverse?

Ci sono regole differenziate in base alle tappe evolutive dei bambini/e: regole che sono opportune per i più grandi potrebbero sembrare ingiuste ai piccoli.

Noi genitori dovremmo avere molta pazienza, parlare con ogni figlio/a e specificare a ognuno/a le sue regole e motivare perché sono diverse.

Possiamo prendere tutti gli accorgimenti utili a comunicare le regole per i bambini e le bambine in modo costruttivo, ma non pretendiamo di avere sempre un riscontro positivo.

Impariamo ad accogliere la frustrazione dei bambini/e di fronte a un limite: la loro rabbia è un modo per esprimere i sentimenti di delusione. Accettiamo le manifestazioni emotive e agiamo in due modi:

  • motiviamo perché abbiamo stabilito un confine e spieghiamolo in modo chiaro,
  • cerchiamo il contatto fisico e, se il bambino/a lo accetta, usiamo l’abbraccio per rassicurare.

I bambini/e hanno bisogno di comprendere che, a prescindere dalle regole, il nostro amore è sempre uguale.

Esplicitiamo al bambino/a che gli/le vogliamo bene anche se non ha rispettato un limite.

Quando siamo arrabbiati, i piccoli/e pensano che il nostro affetto sia dissolto e questo non dovrebbe accadere.

Manteniamo le regole e accettiamo le emozioni del bambino/a: non si tratta di accontentare con un “Sì” per semplificare la situazione, ma di regolare il suo stato emotivo in modo che non ne venga sopraffatto/a.

Per noi adulti è importante accogliere l’essere visti come dei “nemici” dai bambini/e quando sono frustrati, sapendo che l’emozione è passeggera.

I genitori possono fornire al bambino/a gli strumenti per gestire e superare le delusioni della vita e stimolare il loro percorso evolutivo in modo proattivo.

Hai bisogno di suggerimenti più specifici per la tua situazione? Scrivici e raccontaci di te.