Adottare a Distanza un Bambino, Bellissimo Gesto, ma Cosa Vuol Dire?

Guardiamo la scelta dalla parte di chi adotta.
Il modo per attuare questa generosa scelta è semplice e diretto: con una piccola quota fissa mensile (con Aleimar, per esempio, una Onlus di Melzo che sostiene i bimbi in difficoltà nel mondo, si versano solo 15 euro al mese) così che si riesca a sostenere il bambino nell’istruzione, fornirgli cure e cibo e avere regolarmente informazioni sulle sue condizioni.

Mettiamoci ora per un attimo dalla parte del donatore. Quale associazioni scegliere?

Cominciamo col dire che il metodo è simile per tutte le associazioni: chi decide di adottare a distanza riceve informazioni sul bambino, foto e storia famigliare , indicativamente ogni sei mesi circa.
Se possibile si cerca anche di far interagire il donatore col bambino sostenuto, perciò ci può essere uno scambio di messaggi e/o disegni e foto recenti.

Il donatore quindi viene costantemente tenuto aggiornato sul progetto che coinvolge il bambino e, quando possibile, attraverso un viaggio solidale di monitoraggio può unirsi allo staff dell’associazione per incontrare il bambino.
Questo permette anche di vedere di persona come lavora l’associazione e valutarne la serietà e l’affidabilità.

Ma quali sono le certezze che dovrebbe avere un donatore prima di aprire un’adozione a distanza?
Proviamo a capire insieme se ci sono delle regole per abbracciare questa splendida e generosa forma di solidarietà.

1 ) Cercate opinioni e testimonianze di amici, parenti, conoscenti che conoscono l’associazione e possono parlarvi del lavoro che svolge. Anche in Internet vi può aiutare molto per capire se l’associazione è seria e affidabile.

2 ) Approfondite il progetto relativo alle adozioni a distanza. In genere sul sito dell’associazione, se è corretta e seria, ci sono sempre le modalità di intervento per sostenere i bambini e qualche esempio da leggere.

3 ) Prediligete le associazioni che vi propongono progetti specifici. In questo modo siete sicuri che il vostro denaro giungerà davvero come sostegno al bambino e alla sua comunità.
Parlate con un incaricato della onlus e fatevi spiegare quali sono gli obiettivi concreti e come/quando i bambini ne beneficiano.

4 ) Verificate chi gestisce “localmente” i progetti. E’ molto importante che i referenti locali della onlus siano preparati e in grado di gestire quotidianamente il denaro che la onlus invia, il vostro denaro.

5 ) L’essere famoso non è una garanzia.  Non è detto che la maggior notorietà sia sinonimo di serietà, a volte un’associazione media o piccola del tuo territorio è altrettanto o ancor più seria, di una molto conosciuta e può essere che abbia progetti validi per sostenere bambini in realtà rurali spesso dimenticate.

6 ) Verificate quanto del tuo denaro andrà effettivamente a sostegno del bambino. Una onlus dovrebbe riuscire a destinare al progetto circa l’85% dei fondi raccolti. Le sue spese di gestione dovrebbero essere contenute al 15% (promozione, gestione, amministrazione ecc.).
Aleimar, per esempio, riesce a contenerle al 11% perché ha una struttura con pochi dipendenti è basata principalmente sul volontariato.

Infine tenete sempre presente che una relazione basata sulla fiducia fa la differenza.
La solidarietà verso chi soffre ci riempie il cuore, ci fa stare meglio, ma bisogna riuscire a trovare l’associazione giusta, seria , con la quale instaurare una relazione di fiducia.

Ancora di più quando si vuole adottare a distanza un bambino, perché sarà una relazione che si protrarrà negli anni e col tempo, se le basi sono buone, si creerà uno splendido legame che non solo migliorerà la vita de bambino, ma anche quella del donatore!

Per approfondire visitate per esempio il sito aleimar.it, ci troverete tante informazioni ed ispirazioni per entrare nel mondo dell’adozione a distanza. Un mondo grande, come il sorriso dei bambini che sosterrete.