Arredare Casa: quale stile scegliere

A chi non capita di ingannare il tempo nei momenti di relax sfogliando riviste e blog di design di interni?
È un vezzo che ci concediamo un po’ per sognare ad occhi aperti e un po’ per trovare idee nuove da rubare.
Ci colpiscono gli arredati in uno stile e disposti in modo coerente e ci chiediamo che stile sia.

Non sempre è semplice riconoscere gli stili degli interni, degli arredi e dei suoi complementi, per questo ci si può rivolgerli ad esperti del settore, come Misura Casa, showroom di arredamento Milano.

Per i clienti è sufficiente sapere quali siano i canoni di base che caratterizzano i vari stili e li distinguono anche quando sono mischiati tra loro.
A tale proposito abbiamo compilato una lista dei principali stili dai quali prendere spunti e idee per arredare la propria casa in maniera consapevole.

Classico (moderno)

Il classico non tramonta mai anche se per sopravvivere deve adattarsi ai tempi moderni.
Sembra un paradosso ma in realtà è una necessità del mercato che vuole arrivare ad un vasto pubblico e rendere accessibile qualcosa che altrimenti sarebbe per pochi.

Da questi presupposti nasce il classico moderno, decisamente alleggerito ma che rimane fedele nelle linee, privilegiando il bianco o comunque colori chiari.
Il classico moderno introduce anche tra gli i suoi naturali componenti lo spazio, quindi gioca per sottrazione dando a questo stile una connotazione ambientale più ampia grazie anche all’inserimento di un nuovo concetto di luce.

La tendenza è quella di creare interconnessione tra gli spazi: via le porte e dove non è possibile il color legno è sostituito da un laccato chiaro.
I canoni degli arredi rimangono invariati: credenze in legno lavorate con intarsi, tappeti, vasi e quadri eleganti dai quali però spariscono le bordature dorate e rimangono le linee e temi propri di questo stile; i lampadari rimangono i protagonisti, grandi e appariscenti però, colori e materiali, in quelle che sono le tendenze moderne, subiscono una interessante revisione dove anche la plastica, di qualità, trova applicazione.

Vintage

Non è facile riconoscere i componenti di un arredo vintage: nei primi anni novanta non avremmo avuto dubbi cosa fosse vintage e cosa no, ma il tempo passa e gli anni sessanta e settanta, che sono stati il punto di riferimento per questo stile, adesso risultano lontani pur rimanendo la principale ispirazione per i designer quando si parla di vintage.
Il concetto di vintage si è allargato e guarda anche alla combinazione di più stili più che di un periodo.

Si tratta di riconoscere negli arredi e nei complementi, ma anche per le scelte dei colori e linee che formano l’ambiente nudo, un filo conduttore che sappia raccontare la storia di come l’arte e gli stili si sono susseguiti sino ad arrivare al moderno e al contemporaneo.
Raccoglie le cose che sono state in grado di sopravvivere nel tempo e che ancora oggi hanno un valore intrinseco di bellezza e di utilità.

Industriale

Questo stile si caratterizza di componenti architettonici e arredi di chiara estrazione industriale che vanno a inserirsi all’interno di ambienti con destinazione d’uso domestici.
Se in un momento, l’industriale prendeva vita grazie al recupero di pezzi autentici e che avessero un vissuto reale rispetto alla funzione per i quali erano stati disegnati e prodotti, adesso, si producono mobili e arredi e complementi vari appositamente per questo mercato con chiaro riferimento al disegno industriale.

C’è inoltre da dire che molto dello stile industriale lo fa la casa stessa, o meglio, lo spazio che è stato convertito come abitazione la cui origine era evidentemente destinato ad altri usi.
New York City è stata la città che ha lanciato questo stile e moda dove, appunto, si aveva la necessità di convertire vecchie strutture produttive in loft e appartamenti, ed è stato fatto lasciando le cose come stavano, ma completando le strutture perché avessero tutti i comfort propri di una casa.

Shabby chic

Questo stile eredita il sentimento che ha permeato il vintage e che in un certo qual modo ne è la sua diretta evoluzione con una differenza geografica e culturale di nascita: lo stile shabby chic nasce in America in questi anni moderni, probabilmente dalla stessa consapevolezza creativa dalla quale in Europa era nato il vintage.

Questo stile si caratterizza però, non solo per accogliere dentro casa complementi di arredo datati e facendoli convogliare, raccogliendoli, dentro un unico spazio, trasformandoli con interventi: i mobili vengono letteralmente decapitati, pareti ricche di accessori nostalgici come quadri e stampe e certamente tessuti.
Vietato il rigore di linee dure, geometriche e di volumi e colori che saturano.

Contemporaneo

Lo stile contemporaneo è il più difficile da definire in quanto sarà possibile afferrare i canoni della contemporaneità dentro la quale stiamo vivendo tra qualche decennio.
Quello che possiamo fare è individuare qualche tendenza che certamente non è priva di contaminazioni.

Lo stile contemporaneo oggi si esprime attraverso la comodità che fa da guida a linee e colori senza dimenticare l’utilità; tutti questi elementi sono legati da un concetto di leggerezza, modularità e anche accessibilità.
Il contemporaneo si basa sullo sviluppo di nuovi materiali plastici che consentono la produzione di complementi detti a pezzo unico con forme dolci, ergonomiche e colori tinta unita, mai estremi, anzi, primari.

Rustico

Questo è uno stile che è possibile definire: traslato, nel senso che lo si è preso dal suo ambiente naturale, la campagna, e lo si è innestato in contesti urbani.
Il contrasto è notevole, perché da fuori non ci si aspetta di entrare in una cascina, o una ricostruzione di un capanno degli attrezzi. La fanno da padrone i legni grezzi, appunto, la pietra, il mattone.

Gli arredi sono essenziali: legno naturale, vetrine semplici, strumenti di lavoro appesi alle pareti.
È uno stile che ben si integra negli spazi grandi, una casa piccola, compartimentata non si presta per uno stile del genere, o comunque, è molto difficile riuscire a trovare il giusto equilibrio.

Minimalista

Questo stile è figlio del pensiero contemporaneo e certamente è la proiezione delle tendenze del futuro.
Si caratterizza per l’assenza di fronzoli.
Gli spazi sono ampi, arredi e servizi spariscono in un gioco di luci e ombre molto suggestivo se saputo dosare tra utilità ed estetica.
I materiali, quali cemento, marmi, resine, laminati e vetro possono essere un po’ freddi nel loro insieme, ma fa parte dello stile e dell’effetto che si vuole ottenere.
Poche cose, ben posizionate, con linee pulite, pochi oggetti o nessuno e spazio dentro il quale vivere leggeri.